Il nostro sistema salutare sconta un errore storico: quello di non aver pensato a un welfare integrato che unisse funzionalmente sanità e sociale. Un errore grave che andrebbe risolto attraverso una riforma strutturale che rendesse onore alla formazione di un welfare assistenziale, vero e proprio, inclusivo di tutte le soluzioni da proporre in favore della società civile più debole Tutto questo ha generato una grande confusione in una larga parte del Paese su cosa sia nella pratica il welfare, quello particolarmente dedicato all’assistenza delle persone – quel primario segmento assistenziale che precede l’intervento più prettamente sanitario, nel senso di generare prevenzione, e in quello che deve succederle, nel senso di intervenire a riabilitazione avvenuta ovvero impossibile – nonché su come e dove lo stesso debba rintracciare le risorse per essere assicurato agli individui uniformemente.