In un periodo nel quale si avverte l’esigenza di moralizzare la spesa, è quantomeno singolare l’andirivieni di provvedimenti legislativi che fanno e disfano il sistema dei controlli, strumento senza i quali diventa davvero difficile intervenire favorevolmente sul deficit, sul debito pubblico e sui fenomeni che impediscono la crescita e l’occupazione.
La Corte costituzionale, con due recenti e consecutive sentenze, è intervenuta con l’obiettivo di mettere ordine nella definizione dei ruoli assegnati alla Corte dei conti, e più precisamente alle Sezioni regionali di controllo. Un compito difficile attesi i numerosi accrescimenti di competenze determinati attraverso i più recenti provvedimenti legislativi, perlopiù omnibus, intesi a riordinare la materia della finanza pubblica locale.