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Ancora in tema di dissesto dei comuni e procedura di riequilibrio finanziario

Il ritiro deciso dal Governo del D.L. n. 126 del 31 ottobre 2013 (il c.d. “salva-Roma”) la dice lunga sulla pratica legislativa di fine anno, quasi sempre utilizzata per soddisfare altresì aspettative localistiche e ad personas.

Con esso si è, quindi, dissolto l’emendamento, nonostante fosse stato approvato al Senato1, con il quale veniva offerta la possibilità di aderire alla procedura anti-default anche ai Comuni per i quali la Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti aveva già avviato la procedura di dissesto guidato ex art. 6, comma secondo, del d.lgs. n. 149/2011.

Ciò sino a quando il Prefetto non avesse già adempiuto alle notifiche di sua competenza. Un modo per lasciare paradossalmente “perfezionare” al dissestato la sua dichiarazione di dissesto sanzionatorio.

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