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Il pagamento dei debiti arretrati della PA e il predissesto

Il decreto legge 8 aprile 2013, n. 35, meglio conosciuto come il provvedimento che ha reso possibili i pagamenti dei debiti arretrati verso imprese e professionisti della pubblica amministrazione – intendendo per tale i Comuni, le Province, le Regioni, ivi compreso il SSN e le amministrazioni statali – ha pure inciso profondamente nella disciplina del neointrodotto predissesto.

Lo ha fatto integrando gli strumenti finanziari previsti nella procedura introdotta dagli artt. 243 bis-quater del vigente testo del TUEL, così come modificato dal D.L. n. 174/2012, convertito nella legge n. 213 dello stesso anno, cui hanno già acceduto moltissimi Comuni (circa 50) e, pare, tre amministrazioni provinciali.

Più nel particolare, ha offerto l’opportunità agli enti locali che hanno già provveduto a deliberare il relativo piano di riequilibrio pluriennale di accedere alle facilitazioni previste, in via ordinaria, per soddisfare le pretese creditorie più datate dei loro fornitori di beni e servizi. Di conseguenza, gli stessi potranno contare su un ulteriore finanziamento ad hoc da parte della C.DD.PP., con le modalità individuate in un apposito previsto addendum alla Convenzione stipulata il 23 dicembre 2009, sottoscritto il 13 aprile appena trascorso e già pubblicato in rete (sui siti internet del MEF e della stessa C.DD.PP.), ove è anche stato definito anche il contratto tipo per la concessione delle relative anticipazioni da effettuarsi in favore degli enti locali istanti.

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